sabato 31 ottobre 2009

L'ARTE MARZIALE E LA VIA DEL GUERRIERO

Buongiorno a tutti mi presento:mi chiamo Luca,ho 37 anni ,sono di Pescara.
Nella mia vita ho avuto la fortuna di poter praticare molti sport(tranne il calcio che detesto),ma sin da molto giovane i miei interessi sono sempre stati rivolti alle discipline da combattimento.
In principio fu il kung fu cinese come tanti della mia eta' forviati da film di BRUCE LEE o JACKIE CHAN, salvo poi accorgersi di non essere ne l'uno ne l'altro,poi a discipline di contatto come il semi contact,il full contact,low kick conosciuti oggi come kickbox,ma anche qui l'idea di darle e prenderle di continuo come se fosse una regola non mi tornava.Gli sport da combattimento che sono derivati da arti marziali a volte creano una falsa illusione in chi li pratica di essere resistenti,in grado di assorbire pugni calci ginocchiate con danni minimi:forse si se praticati in palestra con protezioni adeguate sotto la supervisione di un maestro,ma che succede fuori da una palestra,lontano da un morbido tappetino,senza le protezioni alle mani ai piedi alle palle,ai denti?
Ebbene i pugni fanno male sia a darli che a prenderli i calci pure e sbilanciano il corpo(ci si trova col culo per terra) e il terreno non e' tanto morbido.Ragion per cui cambiai orientamento,mi rivolsi alle emergenti arti thailandesi,boxe thai:peggio che andar di notte! SE nella kick "reale" ci lasci mani e piedi, qui anche le rotule e le tibie.
Una impressione diversa mi fece il jeet kune do di bruce lee,i concetti e i principi seguivano un certa logica, molto realistica:distanze,trapping,stop kick.Lo praticai per un certo periodo finche mi resi conto che per spadroneggiare quell'arte sarei dovuto essere bruce lee!
Sorvolando una breve immersione nel mondo ju jitsu finalmente approdai a 2 discipline che sono rimaste tali a quando vennero create per un reale difesa:IL KALI FILIPPINO eIL SILAT INDONESIANO.
Qui ci vuole solo fortuna nel trovare bravi maestri,e non e' cosa facile bisogna provare,spostarsi
specie se come me si vive in una zona dove le arti marziali sono "lu karate'"e "lo judo' ".........
Dopo vari tentativi il miracolo per me e' avvenuto,e anche per chi ha iniziato i sui studi insieme a me(l'altro istruttore di cui parlero'piu' avanti)a ROMA,con la allora international kali academy,il cui direttore tecnico,un vero esperto in discipline filippine,indonesiane e cinesi,ha saputo farci appassionare a quest'arte con un intelligente sistema di apprendimento che per lo piu'manca alla maggioranza dei sistemi tradizionali(saltano di palo in frasca),tutte le abilita' acquisite vengono dal periodo di studi con il maestro,con il mio compagno di allenamento e periodi di allenamento da solo in cui interiorizzavo e metabolizzavo i principi di questa arte.
parlo di principi perche' il kali non e' altro che un insieme di principi,le varie tecniche eseguite da molte scuole meccanicamente e a memoria sono come uno scheletro senza muscoli.
TO BE CONTINUED
">

Nessun commento:

Posta un commento